10k Trecate ( Novara)

26/02/2017
Sono passati quasi 10 anni da quando io e mio cugino Gianni abbiamo iniziato a correre per mantenerci in forma ed avere fiato per i tornei di calcetto...
In tutti questi anni ne abbiamo fatte di corse...km e sudore sono raccontati in questo blog,  basta sfogliare nella serrandina qui a destra sulla home page,  e si può tornare indietro fino all'anno 2008 .
Grandissime le imprese del cugino Gianni,  che in questi anni si è tolto le sue soddisfazioni.
Ma oggi vi voglio raccontare della mia impresa,  un obiettivo cercato per l'appunto da ben 10 anni!
Quello di arrivare a correre una 10 km a 4' di media, ossia in 40 minuti.
La competizione con mio cugino per me è stata fondamentale per non mollare mai, ci siamo sempre divertiti ed abbiamo sempre scherzato alla fine di ogni gara.
Siamo molto uniti, e per questo abbiamo sempre condiviso molte cose insieme.
Ma nonostante il mio impegno non sono mai riuscito ad avvicinarmi ai suoi tempi, e questo l'ho sempre accettato con serenità.
Ma nel novembre del 2015 succede qualcosa che un po mi scuote e mi prende in contropiede.  Accetto e comprendo benissimo il parere dei dottori,  ho scritto molto anche di questo.
Ma non mi spavento ed anzi,  trovo nuova linfa e motivazione per continuare a correre ed allenarmi.
Ingaggio adirittura un personal trainer,  che per tutto il 2016 partendo da zero mi porta a correre a novembre alla corri Volvera ,una gara da 8 km ,ad una media  finale di 4.03
Il risultato non arriva a sorpresa,  gli allenamenti di tutto l'anno sono stati utili,  l'impegno c'è stato,  e tutto è filato liscio. Grande risultato,  ho gioito,  e mi sono goduto il momento.
Ma c'era ancora un tassellino per completare il puzzle.
A Volvera non erano 10 km , e poi chissà se...avessi mantenuto quella media per altri 2 km? ...insomma era come un bel quadro,  ma mancava la firma per intenderci.
Arriva l'inverno,  le gare su strada vanno in letargo,  e inizia la stagione delle campestri,  quindi tutto rimandato al 2017.
Inizia la preparazione invernale,  ancora sudore ed allenamenti...
Allenamenti tosti, duri,  mai svolti prima, ripetute e salite e poi ancora sudore. Bisogna anche fare i conti con il buio dell'inverno,la famiglia il lavoro ecc...
Ed è proprio in questi momenti che è importante non mollare, rischi di vanificare il lavoro di un anno e più.
Arriva il momento di Trecate,  una dieci km certificata FIDAL, tutta pianeggiante,  quindi ideale per un primo vero test di velocità.
Ci arrivo tonico, preparato e ben allenato.
Ma in questi momenti si sa,  niente si può dar per scontato.
È il momento della gara,  penso alle parole del mio coach e anche quelle di mio cugino Gianni la sera prima.
Vai  che c'è la farai! 10 km in 40 minuti sono alla tua portata,  sei pronto, vai e divertiti!
Faccio il solito riscaldamento di routine
ed attendo i giudici che puntuali fanno segno di avviarsi sulla linea di partenza.
Mi avvio velocemente cercando di stare più davanti possibile per non perdere poi secondi preziosi nella folla delle retrovie.
Mi fa strano stare li davanti a tutti, vicino a gente che corre a 3.30 al km , ma è fondamentale per una buona partenza.
Arriva il colpo di pistola e via!
Due giri da 5 km!
Dalla mia destra e sinistra fuggono via come saette,  manco fosse una corsa da cento metri!
Mi rendo conto subito che comunque non sono nessuno, e sono consapevole di ciò.
Ma io ho il mio obiettivo da portare a termine,  e non posso assolutamente fallire,  per nessuna ragione.
Parto forte,  sotto i 4' al km , troppo! Al primo giro si passa nuovamente sotto l'arco di partenza,  e sento lo speaker che ancora commenta il passaggio prima di me ovviamente, della olimpionica Catherine Bertone,  nientepocodimeno!
Galvanizzato di correre insieme ad atleti di un certo rango continuo la mia corsa.
Il secondo giro lo patisco un po di più del primo,  ma consultando il mio fedele garmin al polso,  capisco di essere in media perfetta.  Al secondo giro sono appena tre /quattro secondi più lento rispetto i primi 5km.
Ma  potevo star tranquillo perché avevo secondi preziosi che avevo guadagnato al primo giro.
Si avvicina l'arco di arrivo e vedo il grande cronometro con i numeri gialli.  Sono a circa 60/70 metri dalla linea di arrivo,  leggo 39: 56
in quel esatto istante faccio uno scatto felino da far impallidire  Usain Bolt e Asafa Powell messi insieme,  e finalmente l'obiettivo è stato centrato!

Commenti

  1. Spettacolare non ci sono altre parole, mi ha commosso e emozionato questo tuo racconto cugi, ma ti ho sempre detto, il tuo migliore pregio è la forza di volontà, non ti abbatti mai e hai lo spirito di un ventenne, i miei più sinceri complimenti e aspetto tranquillo il giorno in cui mi sfilerai di fianco e andrai via...

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