Trofarello 27/01/2019
40esimo Trofeo Zurletti e Nimbo
È una fredda anzi freddissima mattina di fine gennaio,
finalmente io e mio cugino inauguriamo l’anno , e la nuova categoria (SM50)
a questa campestre anch’essa nuova sia per quanto riguarda la location e
quindi di conseguenza anche il percorso.
Si corre a Trofarello, al confine con Pecetto, arriviamo sul
luogo grazie al navigatore altrimenti non so proprio come saremo arrivati
lassù.
Il percorso di gara in un grande prato adiacente il maneggio
“Ippocampo “ , un bel posto davvero.
Gianni non sembra per niente in forma, già appena sveglio
non si era sentito bene, ma è voluto venire alla gara ugualmente perché ci
teneva esserci oggi.
Sono quelle cose che comunque non ci fai caso, situazioni
analoghe durante l’anno succedono, ma poi sembrava che la situazione fosse
tornata alla normalità.
Terreno non facile, almeno questa è stata l’impressione di
tutti, in effetti si sa che le campestri non sono facili da affrontare, in più
il terreno era molto ghiacciato per le basse temperature.
Durante il riscaldamento Gianni ha difficoltà con le
chiodate, io avendo fatto una preparazione mirata non ho problemi, la scarpa
già collaudata nei vari allenamenti su prato e poi testata alla pellerina mi
calza a pennello e mi consente di spingere nei tratti dove la chiodata fa la
differenza.
Chi ci segue lo sa già, io e mio cugino sono dieci anni e
più che si corre insieme, questa è la nostra più grande passione che coltiviamo
insieme e che ci regala da sempre grandi soddisfazioni.
Ma dal 2008 qualsiasi gara abbiamo partecipato mi è sempre
arrivato davanti , tranne una volta a caselle, eravamo alle primissime
gare.
La sana competizione e la sportività è innanzitutto una dote
che ci contraddistingue, mai ci sono stati episodi di malcontento o screzi tra
di noi, questo ci tengo a precisarlo. Noi corriamo e ci divertiamo
innanzitutto, e poi ovviamente ci sta tutto il contorno , la gara è sempre
gara, la competizione non manca mai.
Ma oggi, per me è davvero un giorno da ricordare, perché
dopo dieci anni taglio il traguardo prima di mio cugino.
Questo può sembrare una banalità per molti, ma non lo è per
noi.
E per questo motivo che da oltre dieci anni corriamo, per
questo motivo è nato questo blog icuginichecorrono!
Trofarello 2019 scherzosamente lo assocerei ad un avvenimento
mondiale, come se il Kazakistan vincesse il campionato di calcio del
mondo.
Questo vale per me essere arrivato davanti a mio cugino, poi
poco importa se Gianni ha corso con una gamba sola, quello che contava era
arrivare prima!
Bene, detto questo potremmo chiudere qui, ma due righe sulla
gara ve le racconto volentieri.
Partenza ore 10:05 seconda batteria composta da SM
40-45-50
quindi a differenza della Pellerina molti più giovani da
inseguire.
Siamo in terza fila quindi abbastanza sotto la linea di
partenza, e non c’è tempo per le emozioni, siamo concentrati per la gara,
pacche sulla spalla, sorrisi , ed in bocca al lupo a tutti.
Allo sparo parto a testa bassa, e non penso più a niente,
sento solo l’adrenalina che mi sale e non mi fa sentire nemmeno la fatica.
Primo tratto abbastanza in piano , poi inversione ad U e si torna indietro,
inizia il secondo kilometro appena in salita , ancora per circa 500 metri e poi
piccola rampa, ancora un paio di curve e un bel tratto di salita con successiva
discesa ripida con curve secche a sinistra e destra, tipico percorso da vera
campestre.
Si chiude il primo giro di circa due km, ed inizia il
secondo.
Il percorso ha messo tutti a dura prova, il gruppo di testa
si divide in due , io resisto al fondo è rimango attaccato al secondo
gruppo.
Non pensavo a mio cugino fino a quando quasi incredulo lo
vedo alla mia destra circa cento metri dietro di me.
Per un attimo penso a mille cose e quasi sono preoccupato
per lui, davvero!
Poi realizzo che comunque sono a metà gara ed ho il pieno
controllo della fatica e realizzo che sto bene e che i miei allenamenti nei
campi di patate allora sono serviti davvero.
Inizia l’ultimo giro, mantengo la mia posizione, guardo
avanti e dietro.
Ultimo km !
Il più difficile, il più lungo, il più bello!
Sono in cima alla salita, mancano forse 500 metri
all’arrivo, spingo in discesa e guadagno addirittura un paio di
posizioni.
Poi non ricordo più niente...
può essere importante o meno non importa, questa è la linfa
vitale che mi serve e che non mi fa mollare mai, ne oggi ne mai.
Trofarello 2019 e mia ,
Caro cugino grazie!
Complimentissimi Cugi si è visto che i tuoi duri allenamenti stanno avendo effetto , non hai avuto il solito calo negli ultimi km e hai portato a termine una buonissima gara , questo è di stimolo anche per me , non bisogna mai mollare che questo sport non regala niente , ti devi guadagnare ogni centimetro , e oggi hai meritatamente ottenuto un successo non da poco .
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